Classificazione dei cavi secondo CPR

Che cos’è il Regolamento CPR

Dal 1° luglio 2017 tutti i cavi destinati ad essere incorporati permanentemente negli edifici o in opere di ingegneria civile devono conformarsi al Regolamento UE 305/2011 (CPR, Construction Products Regulation) e alla norma armonizzata EN 50575.
Lo scopo è armonizzare le caratteristiche di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione, garantire maggiore sicurezza in caso d’incendio e favorire la libera circolazione dei prodotti nel mercato UE.

Principali classi e parametri

La classificazione riguarda la reazione al fuoco dei cavi (non la loro capacità di continuare a funzionare sotto incendio, che è una classe diversa).

Le classi sono sette, dalla più “robusta” alla meno performante:

  • Aca
  • B1ca
  • B2ca
  • Cca
  • Dca
  • Eca
  • Fca

Ad alcune classi (da B1ca a Dca) si aggiungono parametri secondari:

  • s : opacità / quantità di fumo (s1, s2, s3)
  • d : caduta di gocce incandescenti (d0, d1, d2)
  • a : acidità dei gas / corrosività (a1, a2, a3)

Esempio: un cavo Cca-s1b, d1, a1 è nella classe C con emissione moderata di fumi, gocciolamento limitato e acidità contenuta. cpr.europacable.eu+2coeldistribution.it+2

In Italia, secondo la norma CEI UNEL 35016, le classi “comuni” che si utilizzano sono:

  • B2ca-s1a, d1, a1
  • Cca-s1b, d1, a1
  • Cca-s3, d1, a3
  • Eca

Perché è importante rispettare la normativa CPR nei cablaggi dati

  1. Sicurezza in caso d’incendio
    I cavi possono propagare la fiamma, emettere fumi tossici o gocciolare materiale infiammabile. Una classificazione elevata limita questi pericoli.
  2. Conformità legale / normativa
    Se realizzi nuovi impianti o rifai cablaggi, devi usare cavi conformi CPR. Cavi non conformi non possono essere messi sul mercato o installati (se destinati ad essere incorporati permanentemente).
  3. Certificazione e marcatura obbligatorie
    Ogni cavo deve riportare la marcatura CE e l’indicazione della classe CPR. Deve essere disponibile una Dichiarazione di Prestazione (DoP).
  4. Compatibilità con altri standard e requisiti locali
    Alcuni edifici (ospedali, aeroporti, scuole) richiedono livelli minimi (ad esempio ≥ Cca-s1b, d1, a1) per ragioni di sicurezza operativa.
  5. Valore sul mercato e responsabilità
    Fornire impianti “a norma” protegge da contestazioni legali, obblighi di rifacimento o inadempienze contrattuali.

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